FABBRICO (RE) - TEATRO PEDRAZZOLI - 9-10 Novembre 2019 in tour
“Mare nero”non è uno spettacolo ordinario. In questo lavoro non ci sono “personaggi”, non ci sono “invenzioni teatrali”, non si “rappresenta” nulla. Ogni giorno ascoltiamo notizie di naufragi davanti alle coste della Libia o davanti alle nostre coste, vicino a Lampedusa, stupiti, increduli, ma ormai irrimediabilmente assuefatti, anestetizzati di fronte agli schermi televisivi dei nostri salotti. Uomini, donne, bambini, abbandonati a se stessi, salvati o lasciati a morire nelle acque del Mediterraneo. In questo testo sconvolgente, visionario e non retorico Gianni Paris, tenta di toccare l’interiorità di questi uomini abbandonati a sé stessi. Il loro candore, la loro ingenuità, le loro aspettative affiorano in una realtà quasi surreale. Il viaggio verso le coste italiane diviene un viaggio mentale, onirico, una tragedia moderna, un confronto serrato con i fantasmi di ognuno di noi. Le paure prendono corpo, le loro visioni diventano visibili nel riverbero della luce abbagliante del sole, il mare diviene uno specchio, un deserto colmo di miraggi, nostalgie, apparizioni. Forse ci sono altri uomini che aspettano sul filo dell’orizzonte, ci sono speranze per una nuova vita, lontana da guerre, torture, fame e violenze.
O forse no. Forse sul filo dell’orizzonte non c’è più nessuno, si sono stancati di attendere. Forse non c’è una nuova vita. E’ troppo tardi. Non è più possibile. Forse l’umanità è stata cancellata. Forse quegli uomini sono cambiati.
Forse sono diversi. E tutto sarà vano.
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