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Daniele Salvo | Regista Teatrale | Attore

PROMETHEUS


L’uomo di oggi si interroga su questioni fondamentali: esisterà un futuro per la vita umana oppure davanti a noi vi è solo una prospettiva catastrofica? Che ruolo giocheranno la scienza e la tecnologia in questa catastrofe, oggi viste esclusivamente come luce del futuro? Quale tributo si pagherà al progresso? La perdita della memoria e dell’identità? La degradazione dei valori e la trasformazione inesorabile in consumatori/consumati?

Come si ripropone oggi, in tempi così difficili di intolleranza, razzismo e fondamentalismo, il tema del rapporto fra l’umano e divino? Prometeo è l’eroe del confine, della mediazione fra questi due mondi, così diversi. Terribile cosa è l’uomo. Ancor più terribile il mondo degli dei. Un grande maestro diceva che i testi antichi sono come segnali provenienti da stelle luminose ormai scomparse. Attualizzare questi testi e cercare a tutti i costi un rapporto diretto è come chiudere gli occhi sulla nostra contemporaneità. In questo momento di perdita di valori e di ideali, di degradazione e superficialità assoluta, di mancanza di dei e Titani, di incolmabile tracotanza umana, è assolutamente necessario confrontarsi con la parola antica, tentare di decifrare il riverbero luminoso proveniente da quelle stelle ormai scomparse, fermarsi sul ciglio della voragine, attendere, guardare la luce e riflettere sui nostri destini futuri. Per un istante.

Solo per un istante.


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